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Autoritratto Moira Ricci. MUFOCO

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “20.12.53 • 10.08.04” DI MOIRA RICCI

Sabato 25 maggio alle 17.30 il Mufoco, unico museo pubblico in Italia dedicato alla fotografia contemporanea e all’immagine tecnologica, presenta 20.12.53 · 10.08.04  di Moira Ricci, a cura di Roberta Valtorta, in mostra fino al 13 ottobre 2024.

Il progetto è vincitore del Bando PAC2021-Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha portato all’acquisizione da parte del Museo del corpus delle 50 opere costituenti la serie e la realizzazione di un volume bilingue a cura di Roberta Valtorta.

La serie ha origine da una selezione di fotografie scelte dall’artista tra gli album di famiglia, nelle quali lei stessa si inserisce con un intervento digitale accanto alla madre, con il proprio autoritratto contestualizzato visivamente, esteticamente e temporalmente nel modo richiesto dalle mode delle varie epoche rappresentate.

Nelle parole della curatrice: «L’idea, confinante con un gesto di tipo apotropaico è unica e chiara perché risponde a un bisogno assoluto: autoritrarsi e ancora autoritrarsi, farlo più volte e inserire la figura di sé stessa all’età attuale nelle fotografie di famiglia in cui compare Loriana in tutte le età della sua vita» e ancora «Moira intende essere partecipe di ogni età della madre. Non saranno mai più insieme, ma lo saranno per sempre nella dimensione virtuale, ma ben visibile, delle immagini fotografiche».

Il titolo 20.12.53 · 10.08.04  fa riferimento alle date di nascita e di morte della madre Loriana, che Moira Ricci perde d’improvviso all’età di 27 anni, proprio nel periodo in cui la sua vita d’artista comincia a prendere forma.

Ha inizio così un lungo percorso di accettazione della perdita che trova espressione tramite la pratica artistica, nel corso dei dieci anni seguenti.

L’artista si trasforma, con la sua presenza nell’immagine, in una sorta di angelo custode che accompagna la madre per tutta la sua esistenza, osservandola e avvertendola con il suo sguardo fisso, ora deciso, ora amorevole, ora pensieroso.

Questo lavoro di ricerca, basato sull’indagine autobiografica e sulla riflessione della storia familiare segna il punto di maturazione della poetica dell’artista. Del processo creativo, che accompagna Moira Ricci in un percorso di crescita personale da ragazza a donna, racconta la curatrice della mostra Roberta Valtorta: «Anno dopo anno, aggiunge un’immagine all’altra, una ogni tanto: si spinge molto al di là di una elaborazione del lutto, va oltre il duro percorso che dalla negazione porta all’accettazione, tessendo un’ampia tela di pensieri che rappresentano la costruzione di sé stessa».

L’accurato e meticoloso lavoro di prelievo, camuffamento e postproduzione trasforma la fotografia familiare di partenza in un’opera contemporanea in profondo dialogo tra memoria e tempo.

In questo modo l’artista pone le basi di un linguaggio innovativo ante litteram, dando vita ad un potente “effetto realtà” creato dalla finzione digitale che si innesta con sapienza e delicatezza nella fotografia analogica.

«Il gesto artistico di Moira Ricci si inscrive nella testimonianza di ciò che nell’arte si mostra come elemento fondamentale della natura umana: il problema del tempo e del rapporto con l’eterno.
E la lettura dell’esperienza dell’amore.

Un museo di fotografia diviene così il vivace luogo in cui va continuamente in scena questa natura umana, che si vorrebbe troppo spesso ridurre a pura biologia o a efficacia tecnologica minore» il Presidente del Museo di Fotografia Contemporanea Davide Rondoni introduce con queste parole il lavoro di Moira Ricci, in mostra fino al 13 ottobre 2024.

Accompagnate da semplici didascalie, le cinquanta opere in mostra si susseguono in libera sequenza, in un flusso temporale non cronologico che coinvolge l’osservatore in una narrazione intima e familiare.

La mostra è accompagnata dall’omonimo catalogo edito da Corraini, in vendita al bookshop del Museo.

Moira Ricci 20.12.53 – 10.08.04 è il progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

 

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